Fino agli anni ‘70, Pers era praticamente isolato dal resto del Comune, in quanto non era raggiungibile da alcuna strada pubblica.
Per i loro spostamenti gli abitanti utilizzavano esclusivamente i numerosi sentieri o le mulattiere. Alcune di queste antiche vie di comunicazione sono ancor oggi visibili, anche, se a causa del sisma del 1976, degli agenti atmosferici e della mancanza di qualsiasi minima manutenzione, hanno subito un progressivo e grave deterioramento quasi da renderle impraticabili.
Le principali vie di comunicazione erano essenzialmente quattro:
- una mulattiera scende fino a fondovalle per poi costeggiare il greto tortuoso del Torrente Vedronza, fino alla frazione omonima. Da qui si poteva proseguire verso Tarcento. Questa mulattiera, che partiva da località "Patoc", fu ripristinata nel 1952 grazie ad un contributo che il Comune di Montenars, in un primo momento, destinò alla costruzione di una strada di collegamento fra le frazioni di Cretto e Montenars. Poiché tale contributo venne rifiutato dagli abitanti di Flaipano, che preferivano venisse realizzata una strada che collegasse Flaipano a Tarcento, l’Amministrazione Comunale lo destinò alla frazione di Pers. Al raggiungimento del fondovalle, questa mulattiera confluiva su una carrareccia che attraversava per ben due volte il torrente prima di raggiungere Vedronza. Le piene del torrente creavano non poche difficoltà al transito delle persone. In alternativa si poteva raggiungere la stessa carrareccia anche utilizzando il sentiero che parte appena sotto le case di Borgo Sgarban, in località “Podolinica”, e che, dopo essere passato a fianco delle casere di “Milio” e di “Carlin”, scende verso il Torrente Rivout. Questo sentiero, il cui tratto finale era piuttosto ripido, si immette sulla carrareccia nei pressi del guado sul torrente stesso.
- un sentiero che si sviluppa verso est, e che era probabilmente il più praticato, consentiva di raggiungere prima Cesariis e successivamente Pradielis, dopo circa un’oretta di cammino. Questo veniva utilizzato soprattutto per gli approvvigionamenti alimentari, per le visite mediche, per accedere all'Ufficio Postale ed al Municipio di Vedronza dal 1959. Gran parte di questo sentiero venne irrimediabilmente danneggiato dalla costruzione della strada comunale.
- un’ampia mulattiera permette di arrivare fino a Flaipano dopo un tragitto di quasi tre chilometri. Da Flaipano si proseguiva, sempre a piedi, verso Montenars ed Artegna, sedi dei Municipi fino al 1959, per poter sbrigare le pratiche amministrative e burocratiche. Era necessario raggiungere Artegna anche per poter ritirare gli approvvigionamenti alimentari, che venivano distribuiti alla popolazione dietro presentazione della tessera prevista dal regime fascista. Questa mulattiera, utilizzata anche per raggiungere la chiesa di Flaipano per partecipare alle funzioni religiose o per poter completare gli ultimi anni della scuola elementare, ha una larghezza di oltre un metro ed era costruita in selciato. Inizia poco oltre Borgo Mulinars e scende, con ripidi e stretti tornanti, verso il Torrente Vedronza e da qui, dopo aver attraversato il "ponte romano", risale il versante opposto in direzione di Flaipano. Dopo gli anni '90, la sua parte terminale venne distrutta per lasciar posto ad una pista forestale che, seppure facilitando le attività boschive, fece scempio di un pezzo di storia. Nel 2008 l'Amministrazione Comunale di Lusevera, con un contributo erogato dalla Regione FVG, provvide al parziale ripristino del tratto compreso tra l'abitato di Pers ed il "ponte romano".
- un'ultima via, senza dubbio la più lunga e più difficoltosa, e’ rappresentata dal sentiero che conduce a Gemona del Friuli, attraverso Sella Foredor. Questo sentiero veniva utilizzato per poter raggiungere l'ospedale e gran parte degli Uffici Pubblici (Carabinieri, Ufficio Catasto, Ufficio Collocamento, ...) che si trovavano in quella località. Per percorrere l'intera tratta sono necessarie dalle tre alle quattro ore di cammino impegnativo. Anche a causa del terremoto, subì gravi danneggiamenti in due punti ed attualmente sono necessarie due brevi deviazioni per superare gli sgretolamenti che ostacolano il percorso originario. Verso la fine del 2000, il primo tratto danneggiato venne messo in sicurezza dal Gruppo CAI di Gemona del Friuli ma l'intervento durò pochissimo tempo a causa dell'ennesima nuova frana. Nell’estate del 2015, al fine di poter consentire un agevole attraversamento ad una corsa podistica, il tratto franoso venne nuovamente ripristinato dal gruppo sportivo di Gemona che organizzava la manifestazione. Lungo il sentiero ci sono vari sali-scendi ma la parte più impegnativa è rappresentata dalla salita che dalla "Sriepiza" conduce a Sella Foredor.
Il completamento della strada comunale fu portato a termine pochi anni prima del terremoto quando, come succede spesso, c'erano oramai pochissimi residenti. La costruzione della strada, che negli anni ‘50 raggiungeva soltanto Cesariis, proseguì verso Pers con quattro tronconi. Il primo troncone arrivò fino al "Malice Cason" nel 1954 e sucessivamente si proseguì, nel 1961, fino ai ghiaioni della “Pod Lopatizza". Il terzo troncone raggiunse il ponte della "Driegnizza" nel 1968 ed infine l'ultimo tratto venne costruito soltanto nel 1973.
La strada fu definitivamente asfaltata soltanto nel 1975. Purtroppo ancora oggi, in vari punti, risulta molto stretta così da rendere difficoltoso il passaggio contemporaneo di due autovetture, ed in parecchi tratti la sua sede è sconnessa a causa di cedimenti, a valle, del manto asfaltato.