Blog

Anche a Pers non poteva mancare il luogo simbolo di aggregazione, la vecchia osteria

Anche a Pers non poteva mancare il luogo simbolo di aggregazione, la vecchia osteria

La prima osteria di Pers, risalente agli anni '50,

fu gestita dalla famiglia di Maria Sgarban (Marizza) coadiuvata dalla zia Luigia Crapiz (Teta Uigja) ed era ubicata a Borgo Sgarban. Accanto all'osteria si trovava anche un piccolo fabbricato adibito a sala da ballo. L'osteria era divisa in due parti: una riservata essenzialmente ai giocatori di briscola mentre l'altra veniva utilizzata dai giocatori di morra, che a quel tempo era uno dei passatempi più comuni.

           In questo esercizio pubblico si riunivano tutti i giovani, ed anche i meno giovani del paese, per passare qualche ora in allegria. Particolarmente nei fine settimana, si verificava anche un grosso afflusso di clienti provenienti anche da Cesariis, Pradielis, Vedronza, Flaipano e non mancavano avventori da Gemona del Friuli.

            Dato che il pavimento della sala da ballo, costruito in tavolame, era sostenuto da vecchie travi e sotto c'era un vano scantinato, molto spesso venivano eseguite delle puntellature poiché con il peso della gente c'era il concreto rischio di qualche crollo.

           In un secondo tempo, le licenze furono rilevate dalla famiglia di Emilio Battoia che aprì anche un piccolo negozio di alimentari. Quando la famiglia Battoia cessò l'attività, la gestione del bar passò nuovamente a Maria Sgarban che nel frattempo si era sposata con Giovanni Durlicco (Maurič) e si era trasferita a Borgo di Mezzo.

           Nel nuovo locale, però, non venivano più venduti tutti i generi alimentari, ma c'era soltanto la possibilità di acquistare pane fresco due volte alla settimana. Il pane veniva trasportato dal panificio Guglielmo Graziutti di Pradielis con l'auto fino al termine della strada (ancora bianca) e da qui completava il suo viaggio, a piedi, nella gerla verso l'osteria. Molto spesso, assieme al pane, Guglielmo approfittava di trasportare anche altri generi alimentari che i privati ordinavano presso il suo negozio.

           Nell'osteria si potevano acquistare anche varie bevande come ad esempio aranciata, la famosa spuma, e soprattutto il vino, che per un certo periodo fu fornito dalle vigne di Elvira, sorella di Giovanni, la quale dopo il matrimonio con Giulio Moro si trasferì prima a Flaipano e poi a Tarcento.

Alimentari

          Negli anni quaranta, per un lungo periodo, il pane veniva trasportato a Pers da Maria Durlicco che in seguito al matrimonio si trasferì a Zomeais di Tarcento dove il marito gestiva un forno. Purtroppo questo servizio fu interrotto, alla fine degli anni '40, dal tragico fatto di cronaca nera di cui fu vittima Maria. Come riferito nelle pagine precedenti venne uccisa sul "ponte romano" per un efferato regolamento di conti mentre saliva con la gerla verso Pers. Un'altra ex paesana di Pers, Regina Cragnolini, che si era accasata a Flaipano, provvedeva saltuariamente a portare il pane da Flaipano e con l'occasione fungeva anche da portalettere.

           Durante il ventennio fascista ogni famiglia era costretta a recarsi fino ad Artegna per ritirare tutti i generi alimentari acquistabili con la presentazione della "tessera" che il regime rilasciava ad ogni famiglia

          Erano questi gli unici rifornimenti possibili in loco fino a quando nel 1950 venne rilevata la licenza dell'osteria dalla famiglia di Emilio Battoia che aprì anche un piccolo negozio di alimentari. I rifornimenti avvenivano presso le ditte Dal Mas e Pellarini di Tarcento che trasportavano i prodotti fino a Cesariis di Sotto, presso il negozio di Lino Muchino che custodiva il tutto in attesa che Emilio e famiglia andassero a prelevarli.

          In un secondo tempo il servizio di deposito avvenne presso l'altro negozio che si trovava a Cesariis Alto, presso Felicita Mattighello. Quando fu costruito l'ulteriore tratto di strada fino al "Malice Cason", i generi alimentari venivano trasportati con mezzi motorizzati fino al termine della strada, da dove parecchi volontari (a volte anche una decina) provvedevano a trasportarli fino a Pers con la gerla. Purtroppo anche questo esercizio chiuse i battenti nel 1956.

          Dopo la chiusura del negozio, per l’approvvigionamento di generi alimentari, ci si recava solitamente a Cesariis nei negozi gestiti da Felicita Mattighello e da Lino Muchino. A volte si raggiungeva anche Pradielis, in particolar modo il negozio di Giuseppe Ballico (Sior Bepi) dove molto spesso avveniva un baratto di prodotti caseari in cambio di pasta, farina, ecc.

           I pochi acquisti di carne si effettuavano presso la macelleria gestita dalla famiglia Tranquinìo Culino, la cui moglie Albina Cragnolini era originaria di Borgo Sgarban.


Stampa   Email